Liberati dai sensi di colpa e scopri chi sei

Chi è preda dei sensi di colpa si identifica con un personaggio buono, che sopporta tutto: disfarsene e dire “no” sono i primi passi per vivere più leggeri. A volte capita che le cose vadano proprio bene. Il contesto è adatto, le relazioni corrisposte, il momento propizio, il grande impegno ha dato i suoi frutti, m a qualcosa dentro ci impedisce di goderne e ci fa comportare in modo trattenuto, parziale, non spontaneo. È il senso di colpa, una delle reazioni più arcaiche e radicate della nostra psiche che, mascherato nelle forme più diverse, arriva a rovinarci le cose. Questo sentimento non nasce in noi come qualcosa di insano: quando è sviluppato in modo normale, rappresenta un fattore evolutivo importante, poiché rende possibile il senso di responsabilità e partecipa alla costruzione dell’etica personale. Ma quando è eccessivo costituisce un elemento di blocco molto doloroso.



Dì addio al personaggio “ideale”, i sensi di colpa lo seguiranno
“Se esprimo ciò che penso davvero, se chiedo rispetto per le mie esigenze, se dico di no a qualcosa che mi viene chiesto, produrrò nell’altro sofferenza, umiliazione, frustrazione e ciò mi è insopportabile”. E’ questo lo schema interiore che ci blocca. La verità è che non si tratta di bontà, né di capacità, ma del tentativo, a denti stretti, di non perdere l’immagine di sé, e dunque un pezzo fondante della propria identità. Ecco il passo determinante per sciogliere il senso di colpa: abbandonare il personaggio di “quello bravo che sopporta tutto, che non crea problemi, che si fa carico del mondo, che non dice mai di no”. Si tratta di uscire da una concezione egocentrica di se stessi, che prevede un “io” che, come il mitologico Atlante, sorregge il peso di tutto, e non concede agli altri la possibilità di elaborare disagi e frustrazioni. Dobbiamo affrontare la perdita di questa nostra immagine e relazionarci con gli altri alla pari, e non più dal nostro paradossale piedistallo di “vittime onnipotenti”. Vincere il senso di colpa significa darsi la possibilità (e la libertà) di farci conoscere dagli altri per ciò che siamo, che proviamo e che pensiamo per davvero. Scopriremo che fino a oggi abbiamo sempre omesso una parte di noi, non perché volevamo ingannare, ma perché temevamo che gli altri non ci avrebbero accettati. E finalmente, se seguiremo noi stessi, ci sentiremo liberi.

Prova a dire “NO!” 
Spesso chi vive nel senso di colpa non si concede nemmeno di pensare certe cose. Vive nell’idea che “voler bene” equivalga a tacere e acconsentire. Invece no, a volte opporsi è la migliore prova del nostro interesse per qualcuno. Sperimentare che certi pensieri non producono nessun disastro è una buona palestra per riuscire, poco alla volta, a esprimere qualche contrarietà, qualche opinione fuori dal coro, insomma per dire quei “no” che non faranno crollare il mondo, anzi: daranno di noi un’immagine decisamente migliore. La soddisfazione personale supererà la resistenza collettiva e la nostra unicità potrà essere addirittura apprezzata e seguita.

Evita di creare capri espiatori
Chi si sente in colpa con tutti, spesso, diventa un tiranno con un’unica persona (di solito un genitore, un figlio, un fratello o il partner), da cui si sente di essere incondizionatamente accettato. Evita di trasformarla nel capro espiatorio della tua rabbia repressa e della tua frustrazione. Fatti carico del tuo problema senza riversarlo su altri.

Rompi gli schemi
Il mondo che hai intorno si è modellato esattamente sul tuo senso di colpa. Tutti, anche senza volerlo, ne approfittano e se cercherai di cambiare alcuni non lo accetteranno: era così comodo avere una persona “ricattabile” che diceva sempre sì. Mettilo in conto. Molti altri invece apprezzeranno questo nuovo stile, senza dubbio più diretto e autentico. Hai tutto da guadagnare!

Liberati dai sensi di colpa e otterrai molti benefici:
  • Senza l’obbligo di andare d’accordo con tutti è più facile costruire relazioni autentiche e sviluppare un dialogo proficuo e onesto con gli altri.
  • Si possono perseguire i propri progetti senza il freno a mano tirato e senza il rischio di sabotarsi da soli. Pensieri e azioni “remano” nella stessa direzione.
  • Si tengono alla larga tutti i disturbi psicosomatici  legati alla repressione della rabbia, problema consueto in chi è pieno di sensi di colpa: non solo gastrite e ulcera, ma anche molti “sfoghi”, disturbi della pelle e problemi di pressione.


COME RICEVERE UN TRATTAMENTO ENERGETICO A DISTANZA
Lavoro attraverso una serie di trattamenti al riequilibrio del sistema energetico, sciogliendo nodi emotivi al fine di raggiungere lungo un processo di consapevolezza un nuovo equilibrio interiore e benessere psico fisico previo colloquio iniziale telefonico per stabilire la natura dei lavori energetici da effettuare. Effettuo sedute di purificazione energetica eliminando negatività di cui spesso ci si carica attraverso stati emotivi negativi. Tagli energetici per liberare da corde eteriche attraverso le quali veniamo alle volte vampirizzati da terze persone. Effettuo trattamenti per riequilibrio energeticoconflitti interioriansiastressdisturbi nervosi blocchi emotivi. Lavori energetici specifici sui corpi sottili sede dei nostri pensieri ed emozioni. Lavori su tutto il campo energetico.
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