Reiki: integrazione alla chemioterapia


Introduzione: Il reiki è un metodo per la cura naturale che consiste nel trasmettere l’energia vitale attraverso le mani; senza essere invasivo, reiki agisce attraverso la vicinanza empatica e amorevole. Si affianca alle terapie convenzionali e non ha controindicazioni. Attenua i sintomi della malattia e gli eventuali effetti collaterali legati alla somministrazione di farmaci. E’ di sostegno nel controllo del dolore. Reiki è un sistema aperto e accessibile a tutti per la sua semplicità.

Il nostro studio è rivolto ai pazienti affetti da neoplasie avanzate in trattamento chemioterapico e in regime di day-hospital. I trattamenti sono stati effettuati da due operatori reiki, per una durata di mezz’ora, direttamente al letto del paziente. I casi sono stati indicati dal personale medico-infermieristico. Materiali e metodi: I trattamenti previsti dallo studio erano 4, su pazienti scelti in base a condizioni di ansia espressa, di sintomatologia dolorosa e di presenza di effetti collaterali non controllati dalle terapie convenzionali. La procedura di raccolta dati è stata stabilita in accordo con il personale medico e infermieristico e ha previsto la somministrazione di un diario che il paziente compilava prima, dopo e nelle 48 ore successive ad ogni trattamento. 

Risultati: Nel periodo compreso tra settembre 2004 e giugno 2005 sono stati arruolati 27 pazienti con neoplasia avanzata, con prevalenza di pazienti affetti da carcinoma della mammella e del colon metastatici. I pazienti erano rispettivamente 8 maschi e 19 femmine, con classe di età compresa tra 30 e 70 anni di età. I trattamenti totali effettuati sono stati 94; in 8 pazienti il trattamento è stato interrotto per progressione di malattia e quindi non più sottoposti a terapia attiva in day hospital. 

Dopo i trattamenti reiki abbiamo riscontrato benefici sia a livello fisico sia a livello emotivo che di supporto al trattamento chemioterapico. 84 trattamenti su 94 (89,3%) registravano profondo rilassamento, 10 trattamenti su 94 (10,6%) registravano diminuzione del dolore, in entrambi i casi per una durata media di 48 ore. Conclusioni: Nella nostra esperienza il trattamento reiki sembra influire positivamente sia come aiuto psicologico nell’affrontare l’iter diagnostico-terapeutico nei pazienti affetti da malattia neoplastica, sia come supporto integrativo alle terapie convenzionali.

Fonte: Associazione cerchiodiluce – accompagnare con reiki, Torino ** Centro Onco-Ematologico Subalpino (C.O.E.S.) – A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino, Ospedale Molinette. Integrazione alla chemioterapia in pazienti con neoplasie avanzate

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L'esperienza con le terapie energetiche a Campbell River

[NdT: L'articolo riporta l'esperienza dell'uso di terapie energetiche presso
l'ospedale di Campbell River, situato presso Vancouver (Canada)]


Recarsi all'ospedale per la chemioterapia non é esattamente rilassante; a Campbell River un gruppo di volontari qualificati sta cercando di aiutare i pazienti con cancro a rilassarsi e ad affrontare meglio i trattamenti. L'ospedale locale é unico in quanto ha un programma di Terapie di rilassamento, dove praticanti di "Healing/Therapeutic Touch" (Tocco Curativo, due tipi di pratiche energetiche) e Reiki trattano pazienti, compresi pazienti affetti da cancro e pazienti sottoposti a cure chirurgiche con lo scopo di promuovere il loro rilassamento e favorire il processo di guarigione.

"Non ne so niente ma é rilassante e mi fa sentire a mio agio" ha detto Jillian Robinson, che sta affrontando il suo terzo ciclo di chemioterapia. Irmeli Wharton, anche lei affetta da cancro, e d'accordo e aggiunge "Ti aiuta a rilassarti e a lasciare che il corpo si occupi di guarire". L'infermiera Gayle Allen racconta che lei e molti altri infermieri addestrati nelle pratiche dell"Healing Touch" e "Therapeutic Touch" videro l'utilità di introdurre queste pratiche all'ospedale di Campbell River. Si rivolsero ai responsabili e cominciarono a offrire ai pazienti questo servizio nel 2008, su base volontaria. Allen aggiunge che queste terapie energetiche, utilizzate appoggiando le mani sul corpo del paziente oppure a distanza, hanno permesso di ottenere risultati benefici sui pazienti aiutandoli a rilassarsi prima di un'operazione chirurgica o di una applicazione di chemioterapia. "Abbiamo visto che il flusso sanguigno migliora, la pressione scende e il battito cardiaco rallenta. Ti senti meglio e ti rilassi prima fisicamente e poi anche mentalmente".

La signora Wharton ammette di essere stata scettica all'inizio ma poi si é convinta dell'utilità del programma. Dice: "Ero piuttosto scettica ma mi sono detta che c'era questa signora simpatica che era chiaramente animata da buone intenzioni, valeva la pena di provare". La signora Robinson ricevette un primo ciclo di chemioterapia presso un altro ospedale e il secondo e terzo alla struttura di Campbell River, dove le terapie di rilassamento in uso hanno reso i trattamenti meno traumatici.

31/10/2010 Denise Sharkey, Courier-Islander
Fonte dell'articolo 

COME RICEVERE UN TRATTAMENTO ENERGETICO A DISTANZA
Lavoro attraverso una serie di trattamenti al riequilibrio del sistema energetico, sciogliendo nodi emotivi al fine di raggiungere lungo un processo di consapevolezza un nuovo equilibrio interiore e benessere psico fisico previo colloquio iniziale telefonico per stabilire la natura dei lavori energetici da effettuare. Effettuo sedute di purificazione energetica eliminando negatività di cui spesso ci si carica attraverso stati emotivi negativi. Tagli energetici per liberare da corde eteriche attraverso le quali veniamo alle volte vampirizzati da terze persone. Effettuo trattamenti per riequilibrio energeticoconflitti interioriansiastressdisturbi nervosi blocchi emotivi. Lavori energetici specifici sui corpi sottili sede dei nostri pensieri ed emozioni. Lavori su tutto il campo energetico.
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